Bianco o rosso? Scelgo rosé!
Piccolo ma comune errore è pensare di uscire dall’impasse scegliendo il rosato come mix tra rosso e bianco. L’etichetta di rosé, invece, ha una sua precisa identità ed esige una lavorazione del tutto specifica.
Si ottiene, infatti, riducendo il consueto lungo processo di macerazione del vino rosso e proseguendo la fermentazione senza le bucce di acini. Sarà proprio la differenza nel tempo di macerazione con le bucce che permetterà di ottenere un rosato più tenue o uno più intenso.
Una piccola eccezione però esiste: lo champagne rosé è infatti ottenuto dall’uva bianca di Chardonnay miscelato con una piccola quantità di vino rosso, ma solo a questa bottiglia è concessa l’esclusiva.
Il rosè è inoltre un vero e proprio tripudio di colori: Le sue differenti varianti di rosa infatti, rispettivamente tenue, cerasuolo e chiaretto, sono dovute a fattori come l’età del vino, il tempo di macerazione, per l’appunto, o la provenienza geografica.
Per un’esperienza di gusto completa, potete abbinare un bel bicchiere di rosè a degli sfiziosi antipasti, ad una gustosa pizza appena sfornata, a delle carni bianche o alla griglia oppure ad un ottimo piatto di sushi.
Qualunque sia la vostra preferenza, lasciatevi trasportare dal buono. In rosa!