È tempo di castagne, cavolo nero e melograno

Frutta e Verdura di stagione

Novembre porta in tavola alcuni dei tesori più amati dell’autunno: castagne, cavolo nero e melograno. Questi alimenti non solo rappresentano i sapori distintivi dell’autunno, ma offrono anche importanti benefici per la salute e arricchiscono la cucina quotidiana.
Scopriamo come sfruttarli al meglio, tra proprietà, curiosità e idee per gustarli al massimo.

Castagne: l’essenza dell’autunno

Con l’arrivo dell’autunno, le castagne, simbolo per eccellenza della stagione, sono tra i primi sapori a farsi desiderare: il loro profumo, che ricorda passeggiate nei boschi e i mercatini tipici, invita subito a gustarle. Ricche di carboidrati complessi, vitamine e minerali, le castagne forniscono energia e sono particolarmente benefiche per il sistema immunitario e la salute intestinale essendo considerate “low fodmap” (cioè, a basso contenuto di sostanze fermentanti).
Naturalmente prive di glutine, sono ideali anche per chi segue diete specifiche.

Proprietà e benefici delle castagne

Questi deliziosi frutti contengono fibre, potassio e vitamina C, che contribuiscono a regolare il transito intestinale e a sostenere il sistema immunitario. Apportano anche fosforo e acido folico, utili per il benessere generale. Nello specifico, le castagne contengono circa 170 kcal per 100 g, con un buon apporto di fibre (circa 8 g) e potassio (circa 500 mg).

Come scegliere e conservare le castagne

Al banco ortofrutta, le castagne fresche si riconoscono per la buccia liscia, lucida, priva di ammaccature e fori. È consigliabile, quindi, scegliere frutti sodi senza segni di deterioramento.
Inoltre, per essere totalmente sicuri della loro bontà, una volta acquistate, basterà immergerle in un recipiente pieno d’acqua e scartare quelle che salgono a galla.

Le castagne si conservano bene in un luogo fresco e asciutto.
Per chi ama averle sempre a disposizione per le proprie preparazioni culinarie, possono anche essere congelate in modo da preservare il sapore e la freschezza fino a 12 mesi.

La differenza tra castagne e marroni è evidente nella forma e dimensione: i marroni sono più grandi e regolari, perfetti per i marron glacé perché molto dolci, mentre le castagne sono più piccole e schiacciate, a testimonianza della loro crescita con tante altre castagne nel riccio, e presentano un gusto rustico e intenso.
Attenzione alle “castagne matte,” spesso raccolte nei viali cittadini: non commestibili, provengono dall’ippocastano e si distinguono per la buccia chiara, molto lucida e arrotondata.

Come cucinare le castagne?

Le castagne possono essere cucinate in diversi modi:

per delle ottime castagne al forno, bisogna praticare un’incisione orizzontale, non troppo profonda, di circa 3 cm. Successivamente bisogna metterle in ammollo in acqua per almeno 2 ore, dopodiché si scolano e si asciugano. Infine, si distribuiscono su una leccarda rivestita di carta da forno e si cuociono in forno preriscaldato a 180°C per 25-30 minuti.

Per cuocere le castagne in friggitrice ad aria, basta seguire la stessa procedura di taglio ed ammollo per quelle al forno ed infine bisogna inserirle dentro il cestello della friggitrice ad aria e cuocerle a 200 °C per 15-16 minuti, ricordandosi di smuoverle a metà cottura.

Le castagne al sale, invece, vengono cotte, dopo taglio ed ammollo, disponendole in una padella contenente 500 gr di sale, a fuoco minimo e col coperchio per circa 20-25 minuti (a seconda della dimensione), girandole di tanto in tanto con una pinza da cucina.

Per tutti e tre i metodi, al fine di facilitare la rimozione della buccia dalle castagne, un trucchetto è quello di inserirle ancora bollenti in un sacchetto di carta o in un canovaccio ben chiuso per circa 10-15 minuti.

Infine, per gli amanti del loro sapore al naturale, le castagne bollite si preparano facilmente lavando le castagne e cuocendole in abbondante acqua con un pizzico di sale, aggiungendo eventualmente erbe aromatiche. Dopo circa un’ora, si possono gustare calde o utilizzare in altre ricette. In questo caso, per sbucciarle, è meglio lasciarle intiepidire, mantenendole comunque calde per semplificare il processo.

Idee in cucina con le castagne

  • Torta di castagne: un dolce soffice e aromatico che si prepara mescolando 200 g di farina di castagne, 100 g di zucchero, 3 uova e 80 ml di olio di semi. Successivamente basta aggiungere 100 ml di latte e versare il composto in uno stampo imburrato ed infarinato per poi cuocere a 180°C per 40 minuti.
  • Risotto alle castagne: sbucciare 100 g di castagne, cuocerle e unirle a un risotto di base con brodo e vino bianco, mescolando fino a ottenere una consistenza cremosa.
  • Castagnaccio: mescolare 250 g di farina di castagne con 400 ml di acqua, 50 g di pinoli, dell’uvetta e un rametto di rosmarino. Versare in uno stampo unto e cuocere a 180°C per 30-40 minuti fino a ottenere una consistenza rustica.

Cavolo nero: un ortaggio ricco di tradizione

Che prezioso superfood è il cavolo nero! Questa pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae prende il suo nome dal greco “kaulós”, che significa gambo o fusto.
È conosciuta anche con nomi anglosassoni come black cabbage, tuscan cabbage e dinosaur kale.
A differenza di altre varietà di cavoli, il cavolo nero non produce una testa centrale; cresce con foglie lunghe, croccanti e bitorzolute di un verde scuro quasi bluastro.

Il cavolo nero è principalmente coltivato nelle regioni centrali e meridionali, come Campania, Lazio e Toscana. Rappresenta un ingrediente fondamentale nella cucina toscana, utilizzato in piatti tradizionali come la ribollita, una zuppa densa e ricca preparata con ingredienti cotti per ben due volte.
Nella cucina campana, è spesso accostato alle acciughe e utilizzato per condire la pasta o come ingrediente per zuppe. Grazie al suo sapore leggermente amarognolo e terroso, è apprezzato anche all’estero, dove viene utilizzato in piatti invernali.

Proprietà e benefici del cavolo nero

Con l’arrivo dell’autunno, il cavolo nero è uno dei protagonisti nella cucina italiana, celebrato per il suo sapore deciso e le sue numerose proprietà nutritive e benefiche.
Questo ortaggio è una preziosa fonte di vitamine A, C, K e di altre vitamine del gruppo B nonché di antiossidanti e antinfiammatori che lo rendono un ottimo alleato per la salute.
I valori nutrizionali del cavolo nero indicano circa 50 kcal per 100 g, con un buon apporto di proteine (3g), carboidrati (9g) e fibre (4g), oltre a minerali come calcio, ferro e magnesio, che supportano il benessere generale.

Le fibre abbondanti favoriscono la salute intestinale e la digestione. Le sue proprietà antinfiammatorie e il suo potere antiossidante contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario andando a ridurre il rischio di malattie croniche, come malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore e a migliorare la salute ossea (in 100g si trovano 150mg di calcio). La sua composizione lo rende particolarmente adatto a chi cerca di mantenere un’alimentazione sana e bilanciata.

Come scegliere e conservare il cavolo nero

Quando si sceglie al banco ortofrutta, è consigliabile optare per foglie fresche, croccanti e di un verde intenso, evitando quelle ingiallite o appassite. Il cavolo nero di stagione si raccoglie tra ottobre e marzo, periodo in cui offre il massimo dei nutrienti.
Per conservarlo al meglio, è importante riporlo in frigorifero, avvolto in un sacchetto, per un massimo di 5-7 giorni. Se si desidera prolungarne la durata, è possibile sbollentarlo e congelarlo.

Come pulire il cavolo nero

Per preparare il cavolo nero, è necessario rimuovere le foglie dal torsolo centrale e lavarle sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui di terra. È consigliabile asciugare le foglie delicatamente prima di utilizzarle in cucina, per evitare che l’umidità in eccesso comprometta la cottura.

Idee in cucina con il cavolo nero

  • Zuppa di cavolo nero: cuocere 200 g di cavolo nero con 2 patate e 1 carota in 1 litro di brodo vegetale. Aggiungere sale e pepe a piacere e cuocere fino a quando le verdure sono tenere. Frullare il tutto se si desidera avere una consistenza cremosa.
  • Pasta con cavolo nero: sbollentare 150 g di cavolo nero e saltarlo in padella con 2 spicchi d’aglio e 30 g di olio d’oliva. Cuocere 300 g di pasta, unirla al cavolo e aggiungere 100 g di fagioli cannellini. Mescolare e servire con formaggio grattugiato.
  • Chips di cavolo nero: staccare le foglie, lavarle e asciugarle. Condire con 1 cucchiaio di olio d’oliva e un pizzico di sale. Disporre su una teglia e cuocere in forno a 160°C per 15-20 minuti fino a renderle croccanti.

Melograno: il frutto delle feste

Per eccellenza uno dei più significativi rappresentanti dell’autunno, il melograno si presenta come uno dei frutti più affascinanti e ricchi di sapore. Il suo nome deriva dal latino malum (mela) e granatum (con semi), evidenziando la somiglianza con la mela, ma con l’interno ricco di chicchi aciduli, noti come arilli.
Spesso ci si chiede se ci sia differenza tra il termine melograno e melagrana e a tal proposito è importante notare che, mentre con il termine melograno ci si riferisce all’albero (Punica granatum), il termine melagrana indica il frutto stesso.
Questo frutto ha un’origine antichissima, coltivato in India, nel Caucaso, in Iran e nell’area mediterranea.
È apprezzato non solo per il suo gusto, ma anche per le sue numerose proprietà benefiche.

Il melograno è considerato un simbolo di abbondanza e fertilità in molte culture.
Nella tradizione ebraica, è spesso mangiato durante le festività per augurare prosperità. Inoltre, nella mitologia greca, il melograno è legato a Persefone e al ciclo delle stagioni.

Proprietà e benefici del melograno

Il melograno è una fonte ricca di antiossidanti, in particolare punicalagina, acido ellagico e licopene, che aiutano a combattere l’infiammazione e proteggono il cuore.
Contiene circa 83 kcal per 100 g, con un apporto di proteine (1.67 g), carboidrati (18.7 g) e fibre (4 g).
È anche una buona fonte di vitamina C (10.2 mg), potassio (236 mg), calcio (17 mg) e ferro (0.3 mg).

Grazie alla sua composizione, il melograno è ideale per prevenire patologie cardiovascolari, tumorali e neurodegenerative. In particolare, il succo di melograno è noto per il suo effetto antinfiammatorio, utile per chi soffre di artrite e per proteggere la cartilagine. La melagrana è anche un’ottima fonte di acqua e potassio, rendendolo un alimento ideale per sportivi e persone anziane, poiché aiuta a mantenere l’idratazione e a regolare la pressione sanguigna.

Come scegliere il melograno

Al banco ortofrutta, è consigliabile scegliere melograni pesanti, con una buccia liscia e dal colore intenso e brillante. La forma deve essere tondeggiante e priva di ammaccature per garantire freschezza.

Come conservare il melograno

Il melograno si conserva bene a temperatura ambiente per alcuni giorni. Se aperto, i chicchi possono essere riposti in frigorifero in un contenitore ermetico per 3-5 giorni.

Come sgranare e mangiare il melograno

Per aprire un melograno, praticare un’incisione superficiale a forma di croce o circolare sulla parte superiore, facendo attenzione a non danneggiare i chicchi. Rompere il frutto in due parti e, per sgranare gli arilli, immergerlo in una ciotola d’acqua. Gli arilli affonderanno mentre la buccia galleggerà, facilitando la separazione. I chicchi possono essere mangiati direttamente o utilizzati in varie preparazioni culinarie.

Idee in cucina con il melograno

  • Risotto al melograno: cuocere 300 g di riso Arborio in 1 litro di brodo vegetale. Aggiungere 200 g di chicchi di melograno e 50 ml di vino bianco durante la cottura. Mantecare con 30 g di burro e 50 g di parmigiano grattugiato prima di servire.
  • Confettura di melagrana: unire 500 g di chicchi di melograno, 250 g di zucchero e il succo di 1 limone in una casseruola. Cuocere a fuoco lento, mescolando fino a ottenere una consistenza densa.
  • Liquore alla melograna: mettere 400 g di chicchi di melograno in un barattolo con 500 ml di vodka. Lasciare in infusione per 2-3 settimane, filtrare e dolcificare a piacere.

Con i loro colori vibranti e caldi, castagne, cavolo nero e melograno arricchiscono di sfumature i banchi ortofrutta di Sole365 e portano in tavola tutto il sapore dell’autunno.
Questi ingredienti non solo abbelliscono la cucina, ma preparano il corpo ad affrontare le sfide delle prossime stagioni, contribuendo al benessere generale.
Come fare per acquistarne di freschissimi? Basta cercarli nel supermercato Sole365 più vicino e poi non resterà altro che coccolarsi con piatti ricchi di salute e vitalità.

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