Goccia di nutrizione
VITAMINE CE NE SONO!
I cachi apportano circa 65 kcal (per 100 g) derivanti principalmente dagli zuccheri che rappresentano il 18% in peso del frutto. Tuttavia, il frutto contiene anche 2,5% di fibra e discrete quantità di potassio e fosforo oltre che di vitamina C e vitamina A sotto forma di beta-carotene.
Goccia di sostenibilità
IL GIUSTO GRADO DI MATURAZIONE ANCHE A CASA!
La buccia dei cachi è una parte del frutto nutrizionalmente importante che non va allontanata dalla polpa prima del consumo. Essa apporta infatti buona parte della fibra e beta carotene, micronutriente importante per l’attività anti-invecchiamento e perché è il precursore della vitamina A, la “vitamina della vista”. Il frutto va consumato principalmente fresco ma si presta bene anche a preparazione di confetture e dessert. Per il consumo fresco il cachi deve avere il giusto grado di maturazione altrimenti può risultare allappante, cioè astringente al palato. I cachi acerbi vanno posti a maturare in luogo buio e asciutto, alternandoli alle mele (per accelerare il processo) e, quando pronti, vanno consumati subito oppure riposti nel frigorifero.
Goccia di tipicità
DAL NORD E DAL SUD ITALIA!
Le varietà di cachi più diffuse in Italia sono la:
– Loto di Romagna, di colore giallo-arancio, polpa dura e forma tondeggiante;
– Vaniglia della Campania, coltivati principalmente fra Napoli e Salerno, soprattutto nell’area Vesuviana e nell’agro Acerrano-Nolano e Sarnese-Nocerino, hanno forma leggermente appiattita, buccia sottile di colore giallo-arancione alla raccolta e rossastra alla maturazione mentre la polpa ha un colore bronzo scuro è molto succosa, ricca di semi, e molto dolce.Varietà che si stanno diffondendo sempre più sono quelle dei cachi mela (Fuyu, Suruga, O’Gosho e Jiro). Questi hanno una buccia più sottile, colore più chiaro e una polpa molto compatta e quasi croccante, simile a quella delle mele.
*contenuto realizzato dai docenti del Dipartimento di Agraria e il CdL in Scienze Gastronomiche Mediterranee dell’Università degli Studi di Napoli Federico II