Vino bianco e carpaccio di manzo. Pronti ad una cena insuperabile?
Mettetevi comodi, perché oggi con la rubrica dedicata al Progetto Be.A, vogliamo parlarvi di un pasto con più di 70 anni di bontà alle spalle.
Si narra infatti che il carpaccio sia nato intorno agli anni ‘50 dalle mani di Giuseppe Cipriani, un importante chef che per stupire la contessa veneziana Amalia Nani Mocenigo, inventò per lei questo nuovo piatto realizzato con carne cruda di prima scelta. Il nome prende spunto dall’artista Vittore Carpaccio, il quale colpì Cipriani per il colore intenso delle sue opere. Colore che, allo chef, ricordava tanto l’imponenza e la maestosità del carpaccio. Il suo segreto è nell’essere interamente svelato, nudo come mamma l’ha fatto.
Solitamente viene realizzato con carne di manzo o di vitello, molto più morbide rispetto alle altre e vengono scelti tagli magri e poco nervosi, così da lavorarci meglio durante la fase di preparazione. Olio, limone, sale, un pizzico di pepe ed ecco servito un piatto davvero speciale. Ma non è finita qui!
Ecco 3 curiosità che non sapevate sul carpaccio:
- Lo si può anche mangiare cotto se non si preferisce il sapore della carne cruda al palato. Bastano 5 minuti per la preparazione e una manciata di rucola, grana e pomodorini. Ora un ottimo pasto estivo è pronto per essere gustato.
- Un carpaccio alla Cipriani che si rispetti, deve essere sempre servito con la salsa “universale”. Un condimento a base di maionese, senape, brandy e whisky che ne esalta il sapore.
- La scelta della carne deve essere ben calibrata. Essendo una pietanza che va consumata cruda, è bene evitare carne congelata o di scarsa qualità.
Di questo però non dovete affatto preoccuparvi. Nel nostro Reparto Macelleria troverete un’ampia scelta di carni contraddistinte dal bollino del Progetto Be.A in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Una garanzia di qualità, sicurezza e massimo benessere animale all’interno degli allevamenti.
Non vi resta che scegliere il taglio più adatto e stare tranquilli.
Il vostro carpaccio è in buone mani.
FONTE
Carne genuina, Carpaccio: come, dove e quando